domenica 26 febbraio 2012

COME CONVINCERE QUALCUNO A FARE QUELLO CHE VUOI

 Traduzione a cura della Dott.ssa Annalisa Barbier



Se sei mai stato convinto da un venditore di desiderare  davvero un prodotto, se hai fatto qualcosa troppo istintivamente o fatto scelte che sembravano completamente distanti dal tuo carattere, allora vu9ol dire che qualcuno ha “piantato un’idea nella tua mente”.  Ecco come si fa.
Prima di cominciare, vale la pena ricordare che l’atto di piantare un’idea nella mente di qualcuno  senza che questi ne sia consapevole è di fatto una forma di MANIPOLAZIONE. Non siamo qui per giudicare, ma questo è esattamente il genere di cose che di solito la gente considera sbagliate, e probabilmente non dovresti proprio mettere in pratica ciò che è scritto di seguito. Piuttosto, fai tesoro di queste informazioni per stare attento.
Se hai visto il film “Inception”, potresti pensare che piantare un’idea nella mente di qualcuno sia qualcosa di molto difficile da fare. Non lo è. Anzi, è incredibilmente semplice da fare e difficile da evitare. Andiamo a vedere alcuni dei modi in cui funziona.
LA PSICOLOGIA INVERSA FUNZIONA DAVVERO
La PSICOLOGIA INVERSA è divenuta ormai un cliché. Credo che abbia raggiunto il suo apice nel 1995 con l’uscita del film “Jumanji” (se lo hai visto e te lo ricordi, sai di cosa sto parlando).  Il problema è che la maggior parte della gente guarda alla psicologia inversa in maniera troppo semplicistica.
Per esempio,  provare a convincere qualcuno a non fare paracadutismo dicendo “Non mi interessa se hai intenzione di rischiare la vita saltando giù da un aereo”, non è psicologia inversa: è comunicazione  passivo-aggressiva. Quindi lasciamoci tutto questo alle spalle e ricominciamo da zero.
Se hai intenzione di usare l’inversione logica a tuo favore, devi necessariamente essere ingegnoso e perspicace. Immaginiamo che vuoi che il tuo compagno di stanza lavi i piatti perché è il suo turno;
potresti sempre dire: “Ti dispiacerebbe lavare i piatti? Oggi tocca a te!”
Ma in questo caso facciamo conto che la persona  in questione sia pigra e che questo approccio gentile non serva a molto. Che si fa?
Si dice qualcosa del genere: “Senti ho deciso che no laverò più i piatti e ho intenzione di comprare piatti e bicchieri di carta. Va bene per te? Se mi dai i soldi posso prenderne qualcuno anche per te”
Ciò che questa frase rende possibile, è presentare l’alternativa di non lavare i piatti senza trasmettere alcuna colpa. Piuttosto che sentirsi accusata, l’altra persona viene lasciata libera di considerare l’alternativa di fare o non fare una cosa. Questo è il motivo per cui la psicologia inversa funziona.

NON PARLARE MAI DIRETTAMENTE DI UN’IDEA: GIRACI INTORNO
Indurre qualcuno a fare qualcosa può essere difficile se sai che non vuole farla, così potresti avere bisogno di fargli credere che sia una sua idea. Si tratta di un espediente comune, soprattutto tra i venditori,  ma è più facile a dirsi che a farsi. Devi considerare il fatto di piantare un’idea nella mente di un altro come se stessi risolvendo un mistero.
Lentamente ma con tenacia e fermezza, offri alla persona una serie di tracce finché l’ovvia conclusione del ragionamento  non sarà quella che vuoi tu; la chiave è essere pazienti, perché se vai troppo di corsa la tua strategia  appare fin troppo ovvia. Mentre invece se vai piano, l’idea (la TUA idea) prenderà lentamente e spontaneamente forma nella mente dell’altra persona.
Facciamo conto che vuoi convincere un tuo amico a mangiare cibo più sano. Si tratta di una buona abitudine, ma hai un nemico duro da battere: il tuo amico è letteralmente dipendente dal pollo fritto   e ha bisogno di una abbondante porzione di pollo fritto almeno una volta al giorno! Preoccupato per lui, gli dirai di mangiare meglio, e anche se lui penserà che si tratta di una buona idea non farà mai niente o si limiterà a chiederti di smettere di seccarlo.
Per rendersi davvero conto di cosa sta  facendo al suo corpo mangiando pollo fritto, avrà bisogno di una specie di rivelazione e, per far sì che questa avvenga, devi parlare e parlare intorno all’argomento ma devi farlo con astuzia e acume, altrimenti sarà fin troppo chiaro dove vuoi arrivare.
Non puoi semplicemente dire: “Oggi ho letto che in Arkansas almeno 10 milioni di bambini l’anno muoiono a causa del pollo fritto” perché non solo si tratta di sciocchezze, ma mostra con troppa chiarezza il motivo per cui lo stai dicendo. Se il tuo obiettivo è il pollo, devi fare in modo che questo appaia come qualcosa di disgustoso e scarsamente attraente.
La prossima volta che starnutisci fai una battuta sull’influenza aviaria. Quando siete al ristorante insieme e stai ordinando, esprimi verbalmente la tua intenzione di ordinare qualcosa che non sia pollo perché hai appena saputo che il pollo è trattato e conservato nei ristoranti.
Quando hai detto abbastanza di queste cose – sempre rispettando i tempi giusti tra una affermazione e l’altra e senza correre- puoi iniziare ad essere un pochino più deciso smettendo di andare con il tuo amico a mangiare pollo fritto.
Puoi anche attivamente decidere di fare qualcosa per la tua stessa salute e dire al tuo amico: 1) Cosa stai facendo e 2) quanto meglio ti senti. In capo ad alcune settimane, se il tuo amico non ha ancora deciso di riconsiderare la sua posizione in merito al pollo fritto, puoi farne di nuovo menzione e vedrai che il tuo amico si rivelerà più disponibile ed aperto ad una discussione costruttiva.
SVENDERE
Svendere è probabilmente uno dei più efficaci e semplici metodi per piantare un’idea nella testa della gente. È una versione meno aggressiva della psicologia inversa. Facciamo finta che voglia vendere un hard drive a qualcuno; possono acquistare un 250GB, 500GB, o 1TB hard drive. Tu vuoi vendere l’ hard drive  più grande perché costa di più e ti fa guadagnare di più. Il tuo cliente invece vuole spendere il meno possibile. Non andrai molto lontano dicendogli che dovrebbe spendere di più per il suo hard drive, perché questo è esattamente ciò che il tuo cliente NON  VUOLE  fare!
Piuttosto cerca di tenere conto di ciò che conta per  lui: l’opzione più economica.
Ecco un esempio del dialogo:
Cliente: “mi puoi dire qualcosa di più di questo hard drive da 250GB? Voglio essere sicuro che vada bene per me”
Tu: “che tipo di computer hai e per cosa lo vuoi usare maggiormente?”
Cliente: “possiedo un portatile Windows che ha 2 anni e mi serve per archiviare tutte le mie foto. Ho circa 30GB di foto”
Tu: “250GB è decisamente più che abbastanza per archiviare le tue foto! Finché non avrai altre cose da archiviare dovrebbe andare bene per le tue necessità”
Quest’ultima affermazione instilla il dubbio nel  cliente; potresti anche aggiungere: “avresti bisogno di un drive più grande solo se volessi essere assolutamente sicuro di avere abbastanza spazio per archiviare I tuoi file in futuro”, ma potresti sembrare un po’ troppo pressante.
Il punto è che se dai l’idea di avere a cuore i loro interessi, può essere facile convincerli ad acquistare qualcosa di più.

Di nuovo, vorrei ricordarvi che indurre un’idea nella mente degli altri non è sempre una bella cosa da fare. Limitatevi piuttosto ad usare le informazioni che avete letto per rendervi conto di quando qualcuno lo sta facendo con voi.

La forza della timidezza parte 2

sabato 25 febbraio 2012

50 STRESS RELIEVERS THAT TAKE 5 MINUTES OR LESS

A cura di "THE EMOTION MACHINE" 


If we don’t attend to our stress, we can very quickly build up unhealthy levels, sometimes leading to serious conditions like heart disease, diabetes, gastrointestinal disorders, eating problems, insomnia, and substance abuse, as well as less severe ailments like headaches, muscle pains, and fatigue.
Finding ways to relieve stress is absolutely crucial in today’s chaotic world. We needdaily buffers to remind us that we are living, thinking, and feeling human beings, not just work-a-holic machines.
Because everyone experiences stress, and it is an unavoidable facet of life, we all need to find our own methods to cope with it.
Stress can be alleviated in a variety of ways, but what works for some may not work for others. A lot of it depends on our personality, what habits we find enjoyable, and how creative we are with our limited free time. I took it upon myself to try and come up with 50 potential stress relievers. You may find some useful and some not so useful. That’s OK.
Some might also spark new ideas that I may have forgotten. Leave a comment if you discover something that I missed!

50 Stress-Relievers That Take 5 Minutes Or Less

1. Take ten deep breaths.
2. Do push-ups, crunches, or pull-ups
3. Play with a pet
4. Take a short walk
5. Read an article in the newspaper
6. Call a friend
7. Listen to a song
8. Watch a video on YouTube
9. Play an instrument
10. Meditate
11. Eat a healthy snack
12. Spark a conversation
13. Make yourself a cup of coffee
14. Sit in the sun and get some fresh air
15. Doodle
16. Sing a favorite song
17. Dance
18. Drum on your desk
19. Count your blessings
20. Make plans to go out to dinner
21. Go outside and feed the birds
22. Do a small favor for someone
23. Write a note to a loved one
24. Water the plants
25. Look through a photo album

26. Take a shot of liquor or take a hit of cannabis – unwind a bit
27. Do a search on Google for “funny jokes”
28. Gaze at the stars
29. Get a back massage
30. Stretch or do yoga
31. Take a quick shower
32. Write a poem
33. Check your email or Facebook
34. Make a list of old things around the house to donate
35. Clean your desk
36. Try a word puzzle or Sudoku
37. Spend a moment with your children
38. Do jumping jacks
39. Scream at the top of your lungs (or into a pillow if you don’t want to disturb anyone)
40. Go to the bathroom
41. Play a game of billiards or ping pong
42. Check the local weather report
43. Sit somewhere with good scenery
44. Make a list of things to do on the weekend
45. Recite a prayer
46. Daydream
47. Wash your face with cold water
48. Take a power nap (make sure to set an alarm!)
49. Read your affirmations
50. Drive around town briefly

Questions:
  • Did I miss anything?
  • What are your favorite stress-relievers?
  • How often do you take breaks throughout the day?
  • Do you think there is a taboo in the workplace about fun and relaxation?

giovedì 23 febbraio 2012

IL LINGUAGGIO DEL CORPO IN BIOENERGETICA

Oggi voglio parlarvi della Analisi Bioenergetica, un metodo di intervento clinico che proviene dagli Stati Uniti e che coniuga l’approccio verbale, di matrice psicoanalitica, con tecniche corporee che hanno l’obiettivo di agevolare, nel cliente, la presa di coscienza delle sensazioni e dei messaggi che arrivano proprio dal corpo.
Che cosa è l’ Analisi Bioenergetica?
Perchè si dovrebbe intraprendere una Analisi Bioenergetica? Quali sono le indicazioni? Quali  i limiti? quanto dura?
spero di poter rispondere in modo esauriente a tutte queste domande.
Per iniziare vorrei spiegarvi che Alexander Lowen, il Creatore dell’Analisi Bioenergetica è insegnante di Educazione Fisica e Medico- Psichiatra. Inoltre è stato Un profondo conoscitore di diverse discipline orientali come il Tai-chi, grazie a questo profondo connubio tra dimensione corporea e mente ricomponendo nello stesso tempo la frattura antica che esisteva tra Scienze dello Spirito e Scienze del Corpo.
Che cosa è l’Analisi Bioenergetica?
L’A. B.  è  - un metodo di intervento clinico che si utilizza per sbloccare
nei pazienti  quelle energie emotive profonde e cronicizzate che limitano seriamente la possibilità di sperimentare il piacere e la gioia di vivere; lavora su due livelli quello verbale e quello corporeo ed il trainer compie il magico lavoro di integrazione. un concetto fondamentale in A. B. è il concetto di Armatura o Corazza Muscolare Caratteriale; secondo l’A. Bioenegetica la Corazza è il frutto del compromesso tra desiderio e difesa, la Struttura Muscolare è il nostro modo “inconscio” in cui ci opponiamo alla vita che fluisce nel corpo e nell’ambiente, è una fitta trama di vincoli psicologici e fisici che ci fanno sentire bloccati, fermi, senza sentimenti e vuoti.
Contrastarla significa liberare il corpo e il cuore, che lentamente si permette di aprirsi all’amore.

domenica 19 febbraio 2012

DONNE CON ELEVATA AUTOSTIMA MENO DESIDERABILI


Le donne con alta autostima sono meno desiderabili??
Le donne con alta autostima sono meno desiderabili. Immagine: © Marco Lensi - Fotolia.com Mostrare di avere un elevata autostima ha un impatto rilevante sulla desiderabilità di una persona agli occhi dell’altro sesso, e questo impatto è diverso per uomini e donne. Una serie di studi di recente pubblicazione (Zeigler-Hill & Myers, 2011) riporta che gli uomini che mostrano un elevata autostima sono mediamente percepiti come più “desiderabili” per instaurare una relazione di coppia. Viceversa mostrare un’autostima elevata per un donna riduce il livello di desiderabilità.
Se le donne preferiscono l’uomo che mostra un’elevata autostima, gli uomini sceglierebbero come partner donne con livelli di autostima moderata. L’elemento responsabile di questa curiosa differenza sembra essere la tendenza da parte degli uomini a considerare le donne con alta autostima come meno ‘accoglienti’ da un punto di vista affettivo e meno ‘affidabili’ nella costruzione di un rapporto a lungo termine.

Nonostante questo tema non sia direttamente collegato al mondo della psicologia clinica, cisuggerisce ancora una volta come il lo stile di giudizio sia continuamente influenzato da associazioni automatiche di cui non siamo consapevoli (es: l’associazione tra autostima manifesta e inaffidabilità relazionale). Queste regole che governano valutazioni e decisioni sono definite in termini tecnici euristiche, strategie semplificate del pensiero che non si basano su un ragionamento puramente logico ma di tipo probabilistico e si formano sulla base a esperienze e informazioni che quotidianamente riceviamo dalle nostre figure educative e dal mondo culturale che ci circonda (Kahneman, Slovic & Tversky, 1982).
Queste regole possono sostenere molti disturbi psicologici, pensiamo per esempio all’associazione tra magrezza e perfezionismo. Spesso la terapia è un percorso che conduce a riconoscere le proprie euristiche più dannose, valutarne l’infondatezza e assumere rispetto ad esse una posizione di distanza critica.

BIBLIOGRAFIA:
  • Kahneman, Slovic & Tversky (1982). Judgement under uncertainty: Heuristics and biases. Cambridge University Press.
  • Zeigler-Hill & Myers (2011). Evolutionary Psychology, 9(2), 147-180.

venerdì 17 febbraio 2012

giovedì 16 febbraio 2012

IL VENDITORE EFFICACE — Presentation Transcript

1. IL VENDITORE EFFICACE STRATEGIE PER MIGLIORARE LE VOSTRE VENDITEA cura della Dott.ssa Annalisa Barbier, PhD Psicologo Clinico - Neuropsicologo

  • 2. IL VENDITORE DI SUCCESSO Cosa fa il venditore di successo?VENDE PIU DEGLI ALTRI Come fa a vendere di più?E’ PIU’ CONVINCENTE Come fa ad essere più convincente?
  • 1. COSTRUISCE IL RAPPORT
  • 2. IDENTIFICA LE INCLINAZIONI PERCETTIVE DEL CLIENTE (visivo; auditivo; cenestesico)
  • 3. USA L’ASCOLTO ATTIVO4. IDENTIFICA LE STRATEGIE DECISIONALI DEL CLIENTE e le usa nel presentare il suo prodotto
  • 3. IL RAPPORT “Un rapporto segnato da armonia, concordanza, accordo o affinità. 
  • Il RAPPORT indica quindi una relazione caratterizzata dall’accordo, dall’allineamento, dalla somiglianza”. (J. Richardson)
  • 4. IL RAPPORT
  • Nella relazione con il vostro cliente potete:
  • 1) Decidere di mettere in evidenza differenze e dissonanze
  • 2) Decidere di mettere in evidenza affinità e somiglianze 
  • RICORDATE:Non cambiare l’altra persona ma cambiare SE STESSI nella relazione che, essendo un SISTEMA , cambierà a sua volta.
  • 5. ESERCITAZIONE 
  • Imparate a distinguere una INTERAZIONE:
  • 1. Basata sulla somiglianza e l’affinità
  • 2. Basata sulla dissonanza ed il contrasto 
  • Imparate a IDENTIFICARE velocemente gli elementi che possono fornirvi un gancio per creare affinità e consenso: QUALI POSSONO ESSERE?
  • 6. IL RICALCO
  • Il ricalco è un processo che consiste nell’accedere al modello del mondo del proprio interlocutore: unavolta individuato il suo sistema rappresentazionale (il modo in cui si rappresenta la realtà) dominante, lo si integra nel proprio modo di comunicare.
  • 7. IL RICALCO
  • NON VERBALE – IMMEDIATO: postura, gestualità, sguardo, tono della voce, respirazione 
  • VERBALE – A MEDIO TERMINE: usare le stesse parole del’altro, solitamente parole che per l’altro sono significative
  • SUI VALORI - A LUNGO TERMINE: ricalcare ciò che è importante per l’altra persona
  • 8. LINGUAGGIO NON-VERBALE 
  • •RESPIRAZIONE: toracica/addominale;lenta/concitata; profonda/superficiale e leggera
  • •MOVIMENTI: gestualità di mani e braccia.Direzione, velocità ed ampiezza
  • •MODO DI PARLARE: basso/squillante;ritmo lento/veloce; parole benscandite/strascicate
  • 9. LINGUAGGIO VERBALE Se il vostro interlocutore dice una certa cosavoi potete: 
  • ricalcare le parole più importanti della frase che ha detto e RIPETERLE La persona che avete davanti vi dice: “Sai, non ho ben capito il progetto che mi hai presentato l’altro giorno” 
  • Voi potete ricalcarla così:“cos’è che non hai capito esattamente del progetto dell’altro giorno?”. Evita di dire solamente: “Cosa non hai capito?”
  • 10. RICORDA: 
  • IMPARATE A RICALCARE ALCUNI DEI SUOI TERMINI PIÙ IMPORTANTI E FREQUENTI
  • Usando le sue parole più importanti gli avrete dimostrato che lo avete ascoltato con attenzione!
  • 11. IL BACKTRACKING
  • Una delle più efficaci tecniche di ascolto attivo offerte dalla PNL, ilBACKTRACKING (letteralmente: “ripercorrere all’indietro”) consiste nel: 
  • ripetere i concetti principali appena esposti dall’altra persona utilizzando il più possibile le sue stesse parole Sforzatevi sempre di utilizzare il linguaggio del vostro interlocutore!In questo modo potrete:
  • 1) Verificare di aver capito correttamente il suo messaggio
  • 2) Attivare i cosiddetti “yes sets” o “schemi del si”, per cui il vostro interlocutore si mostrerà più propenso ad annuire ed essere in accordo con voi.
  • 12. Ascoltare una persona con ATTENZIONE è il dono più grande che potete farle: lo apprezzerà e sarà disposta a considerarvi positivamente e aprirsi verso di voi.
  • 13. PER CONCLUDERE POSITIVAMENTE UNA VENDITA E’ IMPORTANTE: 
  • Costruire il RAPPORT 
  • Cioè un rapporto segnato da armonia, concordanza, accordo o affinità!

martedì 14 febbraio 2012

LA CASA E' IL VOSTRO CORPO PIU' GRANDE

"Quindi si fece avanti un muratore, e domandò: Parlaci delle Case. 
Ed egli rispose, dicendo:
Immaginate una capanna nel deserto, prima di costruire una casa dentro le mura della città.
Giacché, come rincasate al tramonto, così fa il pellegrino che è in voi, eternamente remoto e solitario. 
La casa è il vostro corpo più grande.
essa cresce nel sole e dorme nella quiete della notte; e non è priva di sogni. Non sogna forse la casa? Non abbandona in sogno la città per i boschi e le colline?


Vorrei nella mia mano raccogliere le vostre case, e come il seminatore, disperderle sui prati e le foreste.
le vostre strade vorrei fossero valli, e i vostri viali verdissimi sentieri, perché possiate a vicenda cercarvi tra le vigne e giungere con l'abito profumato di terra. 
Ma questo non può ancora accadere.
I vostri antenati, paurosi, vi radunarono insieme, troppo vicini. E in voi durerà ancora la paura. E le mura delle vostre città separeranno ancora dai campi i vostri focolari.


Ditemi, gente d'Orfalese, che avete in queste case? Che mai custodite dietro l'uscio sbarrato? La pace? Il calmo impulso che rivela la forza? 
Memorie? L'arco delle chiarità perdute che uniscono le cime della mente?
Avete la bellezza che conduce al cuore dal legno e dalla pietra espressi alla montagna sacra?
Ditemi, tutto ciò avete in casa vostra?
O vi appartiene solamente la brama del benessere che entra segreta e forestiera nella casa per diventarne l'ospite e infine la padrona?


Ahimè, essa vi domina con il rampino e la frusta facendo di voi fantocci delle vostre grandi aspirazioni.
Benché abbia le mani di seta, ho il cuore di ferro.
Vi addormenta, cullandovi, per starvi accanto al letto e burlarsi della vostra nobile carne.
Schernisce i vostri sensi intatti e li depone nella paglia come fragili vasi.
In verità, la brama del benessere uccide la passione dell'anima e ride dietro al suo funerale.


Ma voi, figli dell'aria, insonni nel sonno, non sarete ingannati e piegati.
La vostra casa non sarà l'ancora, ma l'albero della nave.
Non la membrana smagliante che vela la piaga, ma una palpebra a difesa dell'occhio.
Non chiuderete le ali per attraversare le porte, non vi chinerete per non urtare la volta, non tratterrete il respiro per paura che si fendano e crollino i muri.
Non vivrete in sepolcri edificati dai morti per i vivi.
E sebbene la vostra sia una casa magnifica e splendida, non serberà il vostro segreto e le vostre aspirazioni.
Poiché ciò che in voi è sconfinato dimora nel cielo dove vi sono cancelli di bruma mattutina, e finestre di canti e di notturna quiete."




Gibran Khalil Gibran "IL PROFETA"

TRAINING AUTOGENO: INCONTRO GRATUITO A ROMA

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sabato 11 febbraio 2012

ALIMENTAZIONE E DEPRESSIONE

DIAGNOSI
Secondo il Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders (DSM-IV-TR; APA), con il termine "depressione" si indica una condizione sostanzialmente patologica (da non confondersi con la tristezza che tutti proviamo per periodi più o meno lunghi, nella vita) caratterizzata dalla compresenza di almeno 5 dei seguenti sintomi, per un periodo di almeno 2 settimane:
1)      Umore depresso per la maggior parte del tempo
2)     Riduzione marcata di interesse per quasi tutte le attività quotidiane e di svago
3)     Significativa perdita/aumento di peso (cambiamento superiore al 5% del peso corporeo)
4)     Insonnia o desiderio di dormire continuamente
5)     Agitazione o rallentamento psicomotorio
6)     Faticabilità mancanza di energia
7)     Sentimenti di autovalutazione e/o di colpa marcati e frequenti
8)    Scarsa concentrazione
9)     Ricorrenti pensieri di morte o ideazione suicidaria
A differenza delle normali esperienze emotive di tristezza, la depressione clinica tende a durare a lungo nel tempo, interferendo in maniera significativa con le attività della vita quotidiana ed abbassando il livello della qualità della vita della persona affetta: infatti, la depressione può incidere negativamente su tutti gli aspetti della vita quotidiana, comprese le relazioni familiari, le amicizie e la capacità di lavorare o di andare a scuola.
ASPETTI CHIMICI DELLA DEPRESSIONE
Studi dimostrano come, durante una condizione di depressione dell’umore, vi sia a livello biochimico cerebrale un’alterazione dell’equilibro di alcuni neurotrasmettitori (messaggeri chimici): come ad esempio una carenza di serotonina (Schildkraut, 1965;  Siever, 1987; Melowy, 1987; Ashton,1992), dopamina e noradrenalina.
ALIMENTAZIONE
I consigli nutrizionali per la depressione sono quelli di un'alimentazione sana, costituita da cibi naturali, non conservati, non elaborati: verdura, cerali, legumi, semi, frutta, pesce azzurro.
È bene evitare caffè ed alcool. In questo modo è assicurato il necessario apporto di vitamine e sali minerali. Le fibre poi consentono di mantenere costante il livello di glicemia per più tempo, senza gli sbalzi glicemici che producono gli zuccheri a rapido assorbimento.
Seguire uno stile alimentare sano ed equilibrato in cui prevalga l’assunzione di cibi che contengono acido folico, in grado di aumentare il livello di serotonina nel cervello come gli spinaci e le verdure a foglia verde, Omega-3 (pesce azzurro come salmone, sgombro, sardine, merluzzo ecc) in quanto esiste una ricca letteratura in merito agli effetti benefici degli Omega-3 sui sintomi della depressione, cereali integrali, cibi che apportino magnesio , selenio (non eccedere), zinco, vitamina C e tutte le vitamine del Complesso B (soprattutto la B2 – riboflavina -  e la B6).
Inoltre, 3  aminoacidi in particolari si sono rivelati utili:  
  1. 1) il triptofano, che  può dare sollievo dalla depressione se assunto insieme ai carboidrati. Si trova nel pollo, nel tacchino, nel pesce, nei legumi secchi, nei fagioli di soia, nelle noci, nel burro di arachidi e nel lievito di birra.
  2. La D L-fenilalanina (DLPA) che non dovrebbe però essere assunta dagli ipertesi.
  3. L-glutamina combatta la depressione.
QUALI ALIMENTI?
Uova (vitamina B), legumi (ferro), frutti di mare e noci (ferro), pesce azzurro (omega-3), agrumi (vitamina C), verdura a foglia verde (acido folico), formaggi come pecorino o parmigiano, latte fresco e yogurt (triptofano, precursore della serotonina), cioccolato (fenil-dietilamina, precursore della dopamina).
Altri alimenti indicati per la loro azione antidepressiva sono l’aglio, il peperoncino rosso (fonte di vitamina C), la liquirizia.
DA EVITARE:
Nel trattamento della depressione sono inoltre molto importanti una dieta e uno stile di vita che promuova la salute. Evitare quindi FUMO, ALCOOL E CAFFE’, o almeno consumarne in dosi limitate.
  1. 1 Il fumo di sigaretta è un fattore importante nella genesi della depressione, agendo sulla stimolazione della produzione di ormoni surrenalici, tra cui il cortisolo. L'elevato livello di cortisolo è una caratteristica ben nota della depressione. Inoltre, il  fumo di sigaretta porta anche ad una carenza relativa di vitamina C, utilizzata per eliminare i radicali liberi e bassi livelli di vitamina C nel sistema nervoso centrale possono comportare depressione;
  2.  L'alcool è un depressore del sistema nervoso centrale che aumenta il rilascio di ormoni surrenalici, interferisce con molti processi cerebrali e altera i normali cicli del sonno.
  3. La caffeina andarci piano! Perché, sebbene sia uno stimolante, alcuni studi hanno verificato che i consumatori di moderate/alte quantità di caffè generalmente sono più depressi di coloro che ne consumano basse quantità. La combinazione con lo zucchero raffinato peggiora ulteriormente la situazione.