sabato 4 febbraio 2012

IL GIOIELLO NASCOSTO NELLA VESTE

"È come nel caso di un uomo che si recò a casa di un caro amico e che, dopo essersi ubriacato di vino si addormentò. A quel tempo l’amico doveva allontanarsi per un incarico ufficiale. Preso un gioiello inestimabile, lo cucì nella fodera della veste dell’amico e lo lasciò andandosene. L’uomo dormiva ubriaco e non si accorse di nulla. Quando si risvegliò si mise in viaggio verso altri paesi. 
Per procurarsi cibo e vesti dovette darsi da fare con tutte le sue energie e con diligenza, affrontando enormi difficoltà e cavandosela con quel poco che poté racimolare. In seguito l’amico lo incontrò per caso e disse:
- Che cosa assurda vecchio mio! Come ti sei ridotto così per procurarti da mangiare e da vestire? In passato mi volli assicurare che tu potessi vivere agiatamente e soddisfare i cinque desideri; così quel giorno che ti lasciai, prima di andarmene presi un gioiello inestimabile e lo cucii nella fodera del tuo abito. Deve trovarsi ancora li adesso. Ma tu non ne sapevi nulla e ti sei affaticato e tormentato cercando di guadagnarti da vivere. Che cosa insensata! Ora devi prendere il gioiello e barattarlo con altri beni; allora potrai avere in ogni momento tutto ciò che desideri e non sperimenterai mai più la miseria o il bisogno.
Onorato del mondo, adesso abbiamo capito. In effetti noi siamo Bodhisattva e abbiamo ascoltato la predizione che conseguiremo l’illuminazione suprema e definitiva e ci sentiamo colmi di gioia. Per tutta la lunga notte il Buddha ci ha istruito spingendoci a coltivare l’aspirazione suprema, ma noi, da ignoranti, avendo ottenuto una piccola parte del Nirvana ci sentivamo soddisfatti e non cercavamo altro.
Ma ora la lunga notte è finita."

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